O “quelli che…”:
- La fotografia è realtà:
“se parliamo di astrazione, la pittura è sempre e comunque astratta, perché c’è una tela bianca e non c’è niente, tutto quello che ci metti, anche se descrittivo, è sempre astratto, no?, come concezione mentale; la fotografia, anche se riprendi due quadretti a colori, dici “è fatta astratta”, non è astratta, riprende comunque una realtà! L’astrazione è il pensiero del fotografo”
- Si possono conoscere i dati EXIF di questa immagine? Che obiettivo hai usato? Che tempi? Quanti ISO?..:
“..perché il fotoamatore, tra virgolette, non gliene frega niente di, perché hai fatto le cose, (ma) COME hai fatto a farle!
[…]
..che poi (non) bisogna mai chiedersi “come hai fatto a fare le cose”, vai a chiedere a un pittore come ha fatto a fare il quadro? E’ il perché, bisogna andare sul perché, non sul come…”
- L’attimo fuggente:
“..non è che l’attimo fuggente lo poteva fare solo Cartier-Bresson: l’attimo fuggente c’è anche se fai un paesaggio statico! Ci torni il giorno dopo, perché magari hai bruciato il giorno prima, non lo ritrovi più, e l’ispirazione non è più quella, perché l’ispirazione è un fatto istantaneo, no, e non si ripete”
- Ah, vabbè, ma se hai usato Photoshop non vale:
“Vabbè, Gursky non ha mica fatto solo di quello, perchè Gursky, di quella banda di tedeschi, è quello che io preferisco, eh… però, ha una postproduzione alla grande eh, le fotografie che vedete non sono dirette, tutte lavorate dopo … ma, cosa c’entra, il computer non ha mica il tasto per diventare Picasso, eh!”
- Beh, e cosa vorrebbe dire sta foto? E’ solo un cavolo:
“..poi, la materia prima, ognuno scopre la sua e… eh, la materia prima è a disposizione di tutti, non è che Cartier-Bresson o, non so, Giacomelli, avesse la chiave per andare nel giardino, fare la bella fotografia, no, la materia prima… cioè, Michelangelo andava a prendere il marmo dove andavano anche quelli che facevano i fermacarte, eheheh, è a disposizione di tutti! Poi, sei tu, che significhi, la materia prima è solo un pretesto”
- Eh, grazie, se andassi anche io in quei posti esotici, sai che foto farei..:
“..perché, il mondo, dove vai? Il mondo è quello che hai sotto i piedi, no… dico vabbè, a New york, puoi diventare più cog***ne se vai a New York, perché anche se vai a New York cosa trovi? Quello che porti con te, né più e né meno; perché la meta è di dietro, non è davanti: prima di diventare, devi essere; quindi ti devi identificare per quello che sei.”
- Qui non c’è nulla da fotografare:
“…io non vado a cercare, io vado a trovare; quando vai in giro, devi aver già capito quello che devi fare.”
- Eh, e cosa c’è di speciale in questa foto? Anche io son capace di mettere un polpo in testa ad una persona di colore e fare una foto così:
“Un conto è fare, un conto è rifare: a rifare, lo rifanno tutti”
… Franco Fontana ha le risposte per tutti voi.